LA PATENTE A PUNTI SUI CANTIERI E L'OBBLIGO DAL 01 OTTOBRE.
4 Ottobre 2024
Quando si effettuano bonifici a parenti e amici bisogna prestare molta attenzione a cosa si scrive nella causale per non incorrere in problemi con la Agenzia delle Entrate.
Generalmente non c’è alcun problema se si tratta di piccole somme.
Ma la situazione diventa ben diversa quando i bonifici a parenti e amici vengono utilizzati per inviare somme sostanziose.
Spostare denaro, ovviamente, non è un’attività illecita penalmente e neppure vietata, ma per evitare che scatti l’accertamento è opportuno adottare alcuni accorgimenti.
In primis, bisogna accertarsi della liceità della fonte da cui proviene il denaro. Non c’è nulla da temere infatti se il denaro è frutto di lavoro, vincite, donazioni o eredità.
La giurisprudenza di merito e legittimità è concorde nel ritenere che in caso di movimentazioni bancarie sospette, tra le quali rientrano anche le cessioni gratuite ai familiari è legittimo il sequestro dei beni del contribuente.
Ecco che quindi quando si effettuano bonifici sia a famigliari che ad amici bisogna sempre stare attenti. Infatti è sempre bene munirsi di una prova idonea ed indicare una precisa causale per evitare la presunzione che si stia evadendo il fisco.
Alla base di ogni trasferimento di denaro, da effettuarsi con strumenti tracciabili, deve esserci una precisa casuale, volta a giustificare tale passaggio di cash. Tutto ciò al fine della provenienza delle risorse che lo hanno consentito, indipendentemente dallo scopo per cui viene effettuato.
Tutte le volte in cui si fa un prestito ad un amico o parente nella causale è necessario utilizzare la seguente dicitura: Prestito infruttifero per… indicando il nome del destinatario. Questo sta ad indicare che la somma prestata non matura interessi. Il contribuente qualora dovesse ricevere un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate può sempre difendersi facendo presente che sugli interessi di tale prestito concesso non paga tasse o non può usufruire di altre detrazioni proprio perché gli interessi non ci sono.
Occorre comunque redigere una scrittura provata, con data certa, che entrambe le parti devono sottoscrivere.
Nel caso in cui si voglia fare un regalo ad un amico o ad un familiare e quindi in caso di donazioni di modico valore, nella causale del bonifico occorre indicare semplicemente la parola regalo.
A seconda dell’entità del regalo, se si tratta di cospicue somme di denaro ad esempio è sempre consigliabile rivolgersi ad un notaio e redigere un atto pubblico in presenza di 2 testimoni.
Viceversa se la donazione è meno consistente è sufficiente che le parti trasferiscono sempre il denaro con bonifico bancario , avendo cura di redigere prima una scrittura privata.
SCARICA QUI IL FAC-SIMILE SCRITTURA PRIVATA DI DONAZIONE DI DENARO-REGALIA
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