Studi di settore revisionati con stime di congruità al ribasso per via dell’effetto crisi. Sono questi i primi risultati delle simulazioni che scaturiscono dall’utilizzo di Gerico per gli studi 2015.
L’agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato ieri sul sito internet il software nella versione beta che consente di elaborare il calcolo dell’analisi di congruità e coerenza, integrato con i nuovi correttivi anticrisi.
L’iter che porterà all’applicazione degli studi in Unico 2015 manca comunque ancora di diversi tasselli dato che i modelli e le istruzioni pubblicate sono ancora in bozza e manca il provvedimento che deve ufficialmente licenziare i correttivi crisi. Generalmente, comunque, la versione beta del software pur essendo provvisoria, non presenta differenze rispetto al risultato ufficiale.
Le revisioni
In Unico 2015 si applicheranno 68 studi di settore che sono stati oggetto di revisione per il 2014. La revisione impatta sulla struttura di analisi dello studio per cui incide sulla stime della congruità e della coerenza di base. Per gli studi revisionati quest’anno, essendo stati presi a preso a riferimento i dati relativi alle dichiarazioni 2013 concernenti l’anno 2012, le nuove stime di Gerico, a parità di dati ed informazioni di base, si dovrebbero generalmente collocare al ribasso rispetto alla versione precedente per via dell’impatto dell’effetto crisi. Ricordiamo che l’eventuale riduzione della stima può essere utilizzata retroattivamente anche in un’ottica difensiva vista la regola che vuole la prevalenza e la conseguente applicazione retroattiva dello strumento più recente rispetto a quello precedente, perché più affinato e, pertanto, più affidabile (Cassazione 26635/2009) ma, secondo le Entrate, solo per l’anno 2012 (anno di costruzione, si veda la circolare 23/E/2013).
I correttivi
L’altra novità di quest’anno deriva dall’applicazione dei correttivi anticrisi. In Unico 2015, infatti, il sistema prevede che i correttivi congiunturali individuali applicabili a tutti gli studi di settore con esclusione dei professionisti con il modello a prestazioni, non abbiano più come parametro il calo dei costi operativi rispetto al biennio precedente, bensì un nuovo metro, stabilito dal calo di efficienza produttiva rispetto ai dati degli ultimi tre anni. Il correttivo è previsto si attivi nelle situazioni in cui, a fronte di un aumento del costo del personale o degli investimenti in beni strumentali, non si è registrato uno speculare aumento del fatturato, ovvero se a parità di fattori produttivi relativi ai beni strumentali e al personale addetto all’attività, si è verificata una contrazione dei ricavi. La diminuzione dell’efficienza produttiva si tradurrà in un coefficiente la cui entità sarà graduata a seconda dei casi.
I dati sensibili
Anche Gerico 2015 presenta la funzionalità che consente di individuare in sede di compilazione, i dati rilevanti ai fini dell’analisi discriminante della stima, della coerenza e della normalità economica. In pratica, è possibile individuare quali sono i valori effettivamente utilizzati per determinare i ricavi presunti e gli indici di coerenza e normalità, non solo avendo riguardo agli elementi contabili (quadro F), ma anche riguardo ai dati strutturali (dal quadro A, personale addetto all’attività, al quadro E – beni strumentali).
La funzione si è già rivelata utile lo scorso anno in quanto il modello da allegare alla dichiarazione dei redditi, richiede molte informazioni extracontabili e contabili che non sempre impattano sull’analisi di congruità e di coerenza. La funzione consente quindi di fissare i dati sensibili e mirare più efficacemente i controlli sulla correttezza degli stessi.
Le scadenze
La messa online di Gerico beta non risolve comunque i problemi di coloro che oggi sono alle prese con le scadenze dichiarative, dato che il riscontro del risultato che scaturisce dall’applicazione dello studio di appartenenza presuppone il rilascio da parte delle software-house del gestionale, cosa che avviene solo dopo il rilascio ufficiale di Gerico.