LA PATENTE A PUNTI SUI CANTIERI E L'OBBLIGO DAL 01 OTTOBRE.
4 Ottobre 2024
Diventa ancora più generosa la rottamazione delle cartelle esattoriali. Nel corso dell’esame nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera una serie di emendamenti del governo ha allargato i paletti per il contribuente fissati nel decreto legge approvato in consiglio dei ministri a metà ottobre. Cosa cambia?
La rottamazione – cioè la possibilità di versare al Fisco solo la somma dovuta inizialmente, cancellando sanzioni e interessi di mora – riguarderà anche le cartelle notificate nel 2016, e non più solo il carico arretrato, tra il 2000 e il 2015.
Saranno coinvolte anche le somme dovute agli enti locali che non si affidano a Equitalia, ma che hanno una loro società di riscossione.
Si sposta, infatti, dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017 il termine per presentare l’istanza di adesione. Anche chi avesse già presentato l’istanza avrà tempo sempre fino al prossimo 31 marzo 2017 per poterla integrare. Contestualmente viene dato più tempo all’agente della riscossione per rispondere alle istanze presentate dai contribuenti: la scadenza per presentare il conto “dovuto” con la rottamazione – e quindi al netto di sanzioni e interessi di mora – slitta dal 24 aprile al 31 maggio del prossimo anno.
Si allunga poi il periodo in cui sarà possibile saldare il debito: la rateizzazione non si fermerà più al marzo del 2018 ma potrà arrivare fino a settembre dello stesso anno. Le rate passano infatti da 4 a 5, il 70% del dovuto andrà pagato entro il 2017 mentre il restante 30% andrà saldato entro settembre 2018.
CON LA ROTTAMAZIONE 2016 +1,4 MLD NELLE CASSE DELLO STATO
Le novità sulla rottamazione delle cartelle introdotte con l’emendamento al dl fiscale approvato alla Camera, che estende la definizione agevolata anche al 2016, determineranno maggiori entrate pari a 1,4 miliardi di euro in due anni: 300 milioni nel 2017 e 1,1 miliardi nel 2018.
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