LA PATENTE A PUNTI SUI CANTIERI E L'OBBLIGO DAL 01 OTTOBRE.
4 Ottobre 2024
Ape, l’anticipo pensionistico, potrà essere chiesto dall’anno prossimo a partire dai 63 anni di età e quindi a 3 anni e 7 mesi dal pensionamento di vecchiaia. Il periodo di sperimentazione del sistema dovrebbe essere di 2 anni. Per le categorie disagiate, per le quali l’anticipo dovrebbe essere sostanzialmente gratuito, dovrebbe essere fissato un limite dell’importo della pensione a 1.200 euro netti.
L’anticipo pensionistico APE non sarà un diritto per i soli lavoratori dipendenti ma per tutti gli assicurati, indipendentemente dalla gestione previdenziale. Quindi vale per gli Autonomi, per le Partite IVA della gestione separata, vale per Artigiani e Commercianti.
L’anticipo si restituisce con rate ventennali decurtate dall’assegno pensionistico pieno una volta maturato, la prestazione è erogata dall’INPS ma finanziata dalle banche (a cui si versano gli interessi).
Come specificato da Tommaso Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che «non si rischia l’auto, non si rischia l’immobile, gli eredi non rischiano di vedere qualcosa che ricade sulla pensione di reversibilità perché tutto sarà coperto da un’assicurazione» (pagata sempre da chi richiede l’APE). Quindi, «non ci sono rischi reali, ma ci sono costi finanziari». Secondo le anticipazioni, il taglio sulla pensione rappresentato dalle rate di restituzione del prestito sarebbe intorno al 5% l’anno. Nannicini propone un esempio:
«per chi lavora, un anno di anticipo costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni».
Il costo tenderà a zero per chi è disoccupato, disabile, svolge attività rischiose. Confermate infatti le detrazioni concentrate sui redditi più bassi, coprendo di fatto interessi e assicurazione, e in alcuni casi anche il capitale anticipato. I lavoratori beneficiari delle detrazioni dovrebbero essere quelli con un importo massimo della pensione pari a 1.200 euro netti.
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