LA PATENTE A PUNTI SUI CANTIERI E L'OBBLIGO DAL 01 OTTOBRE.
4 Ottobre 2024
L’Agenzia delle Entrate avviserà i contribuenti via Pec segnalando le anomalie risultanti dall’incrocio tra spesometro e modello 770. Con il ravvedimento ci sarà una riduzione delle sanzioni.
Novità in arrivo per le partite Iva. L’Agenzia delle Entrate invierà alle imprese e ai professionisti tutte le informazioni inviate dai loro clienti nello spesometro da cui non risultino dichiarati i ricavi.
La comunicazione verrà trasmessa anche ai lavoratori autonomi e occasionali che non abbiano informato di tutti i compensi incassati rispetto a quanto certificato dai sostituti d’imposta nel modello 770.
I dati relativi alle operazioni Iva e ai compensi autonomi faranno riferimento alle attività d’imposta del 2011.
L’obiettivo fissato dall’Agenzia delle Entrate è quello di arrivare a una situazione di “zero controlli” inducendo il contribuente ad assolvere spontaneamente e in autonomia agli obblighi tributari anche in presenza di precedenti errori.
In particolare, verranno segnalate tutte le omissioni dei ricavi conseguiti incrociando le comunicazioni delle controparti Iva, secondo quanto riportato nella dichiarazione dei redditi.
Inoltre, il fisco controllerà l’ammontare degli acquisti comunicati dai clienti, che sono soggetti passivi di Iva, e non allineati con l’ammontare delle operazioni attive riportate dai contribuenti.
Grazie alla comunicazione preventiva i titolari di partita Iva potranno avere anticipatamente un quadro della posizione fiscale in modo da giustificare e correggere le eventuali anomalie.
In virtù all’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 472 del 1997, i contribuenti potranno regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse.
Le comunicazioni verranno trasmesse attraverso la posta elettronica certificata, o all’indirizzo di posta ordinaria. In questo modo le partite Iva potranno rimediare agli errori grazie al ravvedimento, beneficiando di una riduzione delle sanzioni anche nel caso di violazioni già constatate.
I contribuenti potranno richiedere informazioni o fornire chiarimenti, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, seguendo le modalità indicate nelle comunicazioni ricevute.
Qualora il contribuente decidesse di non ottemperare alla segnalazione del fisco, l’Agenzia potrebbe inviare una notifica di accertamento parziale o attraverso altre modalità istruttorie che potrebbero portare a un processo verbale di constatazione. In questo caso ci sarebbe un’altra opportunità per il titolare di partita Iva, che potrebbe comunque usufruire del ravvedimento con la sanzione ridotta a 1/5 del minimo.
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