POLIZZA CATASTROFALE L’OBBLIGO NON OBBLIGO E IL RINVIO AL 01/01/2026 PER LE PICCOLE IMPRESE
1 Aprile 2025
La Finanziaria 2019 ha riconosciuto per il 2019 e 2020 agli esercenti attività commerciali operanti esclusivamente nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, un credito d’imposta, “parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI, Cosap e TARI” con riferimento ai locali dove è esercitata l’attività di vendita, nonché alle spese di locazione / altre spese individuate da un apposito Decreto, anche in relazione all’assenza di punti vendita della stampa nel territorio comunale.
In particolare il credito in esame è concesso nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al Regolamento UE n. 1407/2013 in materia di aiuti “de minimis”.
Recentemente, con uno specifico Decreto, pubblicato sulla G.U., sono state emanate le disposizioni applicative in merito all’agevolazione in esame.
L’agevolazione riguarda i punti vendita:
I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti:
Come sopra accennato l’agevolazione in esame si sostanzia in un credito d’imposta la cui determinazione differisce a seconda che il punto vendita sia o meno esclusivo.
Punti vendita esclusivi
Per gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici, il credito d’imposta in questione è parametrato agli importi pagati per i locali in cui il soggetto esercita l’attività, con riferimento alle seguenti voci:
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Le voci sopra riportate sono da riferirsi agli importi pagati nell’anno precedente alla richiesta dell’agevolazione. |
Esempio 1 | L’edicola BF (codice attività 47.62.10) per il 2018 ha pagato le seguenti spese:
· TASI € 300 · TARI € 700 · Locazione locale € 14.000 L’edicola non è l’unico punto vendita presente nel territorio comunale.
L’ammontare del credito d’imposta spettante risulta pari a € 1.000. |
Esempio 2 | L’edicola OZ (codice attività 47.62.10) per il 2018 ha pagato le seguenti spese:
· IMU € 1.200 · TASI € 300 · TARI € 700 L’edicola non è l’unico punto vendita presente nel territorio comunale.
L’ammontare del credito d’imposta spettante risulta pari a € 2.000. |
Punti vendita non esclusi
Per i punti vendita non esclusivi, il credito d’imposta in esame è:
Per accedere al credito d’imposta è necessario presentare in via telematica un’apposita istanza, utilizzando la modulistica predisposta dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite l’apposita procedura che sarà resa disponibile all’indirizzo Internet www.impresainungiorno.gov.it.
La richiesta deve essere presentata dall’1.9 al 30.9 di ciascun anno.
Così la richiesta del “bonus edicole” 2019, relativo alle spese 2018, va presentata dall’1.9 al 30.9.2019.
La richiesta deve contenere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà:
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Per i punti vendita esclusivi che possono “conteggiare” anche le spese di locazione del locale in cui è esercitata la vendita, la richiesta deve contenere anche la certificazione, rilasciata dal Comune nel cui territorio è esercitata l’attività, attestante l’inesistenza di altra attività di rivendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel medesimo territorio comunale.
Per i punti vendita non esclusivi, la richiesta, oltre alla predetta documentazione e certificazione, deve contenere una ulteriore dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, concernente il rapporto tra i ricavi della vendita di giornali, riviste e periodici (al lordo di quanto dovuto ai fornitori) ed i ricavi complessivi.
Al fine di beneficiare dell’agevolazione in esame il soggetto deve risultare iscritto negli elenchi appositamente stilati dal Dipartimento, entro il 31.12 di ciascuno dei 2 anni cui si riferisce il credito d’imposta (l’elenco è trasmesso anche all’Agenzia delle Entrate).
In tale elenco, per ciascun beneficiario, è indicato l’importo spettante assunto nel limite massimo previsto.
Se l’importo dei crediti d’imposta richiesti è superiore, per ciascun anno, alle risorse finanziarie disponibili, la ripartizione avviene in maniera proporzionale tra tutti gli aventi diritto.
Le risorse disponibili per la concessione dell’agevolazione in esame ammontano a € 13 milioni per il 2019 e € 17 milioni per il 2020.
Merita evidenziare che il citato Dipartimento provvede ad aggiornare il “Registro nazionale degli aiuti di Stato” (RNA) con l’inserimento dei dati relativi al beneficio in esame. |
Il credito d’imposta in esame va:
Nel caso in cui il Dipartimento, accerti l’insussistenza dei requisiti / documentazione non veritiera / false dichiarazioni rese, procede alla revoca / rideterminazione del credito.
I beneficiari dell’agevolazione devono comunicare tempestivamente al citato Dipartimento l’eventuale perdita dei requisiti per l’ammissibilità ai benefici richiesti, nonché ogni altra variazione che ne incida sulla misura.
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