Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017, che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lunedì 24 ottobre, data a partire dalla quale si contano i 90 giorni di tempo per aderire all’operazione. : rottamazione cartelle con IVA e multe, addio Equitalia nel luglio 2017.
SOGGETTI INTERESSATI:
Sono interessati dal decreto tutti i contribuenti che hanno somme iscritte a Ruolo con Equitalia o altro agente di riscossione relativi agli anni 2000-2015 e la cui notifica sia avvenuta entro il 31 Dicembre 2015.
TRIBUTI INTERESSATI:
Si parla di rottamazione e non di condono, ma piu’ propriamente il decreto stabilisce la definizione agevolata delle cartelle esattoriali, che vale circa 2 miliardi di entrate aggiuntive.
Riguarderà le imposte dirette (IRPEF, IRAP, IRES), i contributi previdenziali e assistenziali (INPS e INAIL), l’IVA (esclusa la tassa sul valore aggiunto riscossa all’importazione) e le multe stradali.
E’ sparita la norma in base alla quale era prevista l’adesione dei Comuni alla procedura per cui la sanatoria non riguarderà i tributi locali come IMU, TASI e TARI.
COME FUNZIONA:
Di fatto sarà possibile pagare le cartelle ricevute sulle imposte e sui contributi cancellando le sanzioni e gli interessi di mora. Rimane da pagare, oltre all’importo dovuto inizialmente, anche l’aggio per il concessionario della riscossione.
Caso a sé le multe stradali per le quali chiaramente non potranno essere cancellate le sanzioni in quanto l’oggetto delle multe sono proprio delle “sanzioni amministrative per violazione del codice della strada”. Quindi il beneficio sarà limitato agli interessi oppure sulle maggiorazioni previste in questo caso per il tardato pagamento.
COSA BISOGNA FARE:
Il contribuente potrà aderire alla procedura entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Quindi le domande per usufruire della sanatoria che prevede il pagamento integrale del debito con la cancellazione di sanzioni e interessi di mora, dovranno essere presentate entro il prossimo 23 gennaio.
Utilizzando il modulo che Equitalia (o un eventuale altro agente della riscossione) ha 15 giorni di tempo per pubblicare sul suo sito internet. La presentazione delle domande potranno essere effettuate così dal prossimo 7 novembre.
COME SI PAGA:
Al momento della richiesta si potrà scegliere di pagare l’importo dividendolo in massimo quattro rate. Entro il 24 aprile il concessionario della riscossione dovrà comunicare a chi ha fatto domanda l’importo complessivo dovuto al netto della sanatoria e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Le prime due rate saranno pari ciascuna a un terzo del dovuto, le ultime due ad un sesto. Sulle rate saranno calcolati gli interessi ma chi vuole potrà pagare in un unica soluzione. Le prime tre rate dovranno essere comunque versate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018.
E’ possibile pagare in un’unica soluzione oppure fino a un massimo di 4 rate, versando la terza entro il 15 dicembre 2017 e la quarta entro il 15 marzo 2018. E’ possibile aderire alla definizione agevolata anche se c’è in corso un pagamento rateale delle cartelle esattoriali. Il contribuente in questo caso deve essere in regola con il pagamento delle rate in scadenza fra ottobre e dicembre 2016.
USCITA DALLA SANATORIA PER CHI SALTA LA RATA:
Saltare un pagamento o farlo in modo parziale costerà l’uscita dalla sanatoria con il ritorno del carico debitorio pieno delle vecchie cartelle. Il versamento potrà esser fatto con la domiciliazione bancaria oppure con i bollettini precompilati, ovvero andando di persona allo sportello dell’agente di riscossione.
Potranno aderire alla sanatoria anche i contribuenti che stanno usufruendo della rateizzazione a condizione però che le rate in scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016 vengano pagate. In questo caso l’importo da pagare sarà quello del debito residuo sul capitale.
Le sanzioni e gli interessi già pagati non si recuperano.