DAL 1° LUGLIO IL DURC E’ ON LINE

Il passaggio dalla carta al web porterà grandi vantaggi se tutto “filerà liscio”. Ci sarà un solo Durc, rispetto ai quattro tipi oggi vigenti, per varie funzioni. E ci sarà un unico periodo di validità: 120 giorni. Per fare un esempio, andrà in soffitta il Durc specifico per i lavori edili privati, che vale 90 giorni.

La vera rivoluzione è nei tempi e nella modalità del rilascio, infatti, sarà emesso all’istante e in formato pdf stampabile. Potrà essere chiesto direttamente dall’impresa (o da un suo delegato). La richiesta sarà fatta da un punto di accesso creato sui portali di Inps e Inail.

La domanda avverrà tramite l’inserimento di un’unica chiave: il codice fiscale dell’impresa .
Il click fa scattare l’interrogazione telematica delle banche dati di Inps, Inail e Casse edili. A quel punto, se l’impresa è in regola con tutti i versamenti, viene restituito il Durc abbinato a un codice. Il codice servirà alla Pa per verificare l’autenticità dello stesso.

In sintesi la procedura è questa, sempre che non sorga qualche problema com’è probabilmente prevedibile. Lo stesso presidente dell’Inps mette le mani avanti affermando: «Qualche imprevisto lo troveremo».
Il caso più temuto dalle imprese è quello del Durc negato ingiustamente, in altre parole l’impresa risulta irregolare e in realtà non lo è.
In questo caso, spiega il ministro stesso, ci sarà una verifica fatta manualmente dall’ente interessato, e l’impresa riceverà una risposta entro 72 ore.
Quindi, se uno degli enti dovesse dare semaforo rosso, scatta la verifica manuale, entro 3-5 giorni, seguita da una comunicazione all’impresa. Se l’irregolarità viene confermata, l’impresa avrà 15 giorni per mettersi in regola.
La validità del Durc partirà dalla data della regolarizzazione, ma la scadenza resta fissata ai 120 giorni conteggiati dalla richiesta.
Sarà possibile chiedere un solo Durc ogni 120 giorni.

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