AVVISI PAZZI PER IL DURC INPS

In questi giorni l’Inps ha inviato centinaia di migliaia di preavvisi di irregolarità contributiva relativa al Durc interno, ma in molti casi le segnalazioni sono determinate dal mancato aggiornamento degli archivi dell’istituto di previdenza e non da effettive condizioni di irregolarità.

 Questa situazione, che già di per sé comporta disagi e un aggravio di pratiche burocratiche per i datori di lavoro, è particolarmente critica in vista della partenza del Durc online prevista per il 1° luglio, perché tale documento si basa sull’integrazione delle posizioni contributive delle aziende presso Inps, Inail e Casse edili.

Ora, in vista della partenza del Durc online, l’aggiornamento delle posizioni contributive riguardanti il Durc interno (quello che riguarda solo l’Inps, non l’Inail e le Casse edili) è stato riavviato, ma i consulenti segnalano come, per esempio, le aziende risultino irregolari anche a fronte di versamenti frazionati, oppure se il pagamento del debito è stato effettuato presso il concessionario della riscossione, o ancora se si è fatto ricorso alla rateizzazione del pagamento in sede amministrativa o con il concessionario (opzione, quest’ultima, che secondo i consulenti è stata scelta da oltre la metà delle aziende).

Il mancato aggiornamento degli archivi informatici dell’Inps, è storia antica e nota che arriva da gestioni passate, ma che purtroppo continua a essere attuale, creando grossissimi disagi ai professionisti e alle aziende. Da tutto questo dipende anche la regolarità contributiva delle aziende, che non possono operare a causa di questo blocco.

 Il Durc interno, infatti, è necessario a fronte di agevolazioni contributive e il mancato rilascio può determinare conseguenze economiche pesanti per le imprese. Infatti, una volta ricevuto il preavviso di irregolarità, i datori di lavoro hanno a disposizione quindici giorni per aggiornare la posizione, in caso contrario scatta lo stop.

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