SI AL CANONE RAI IN BOLLETTA, MA IN 10 RATE

canone rai in bolletta- come evitare l'addebito

Il canone RAI in bolletta elettrica andrà pagato in dieci rate a partire da luglio 2016: è uno degli emendamenti alla Legge di Stabilità presentati e approvati in commissione Bilancio al Senato.

Lo slittamento di sei mesi servirà alle imprese fornitrici di elettricità per  adeguare procedure e sistemi di fatturazione; dal 2017 le rate partiranno dunque da gennaio.

L’importo in bolletta riferito al canone RAI:

«è oggetto di distinta indicazione nel contesto della fattura emessa dall’impresa elettrica e non è imponibile ai fini fiscali».

Secondo le ultime modifiche apportate alla legge di stabilità, il canone RAI è dovuto in 10 rate da 10 euro ciascuna, totale: 100 euro e non più 113 euro come quest’anno. In realtà, dal momento che la fattura delle società elettriche  solitamente è bimestrale, anche il canone sarà pagato ogni due mesi: in pratica in 5 rate da 20 euro. L’emendamento, però, fissa per il 2016 l’inizio dal pagamento del canone RAI nel mese di luglio, per permettere alle società elettriche coinvolte di mettere a punto la nuova bolletta.

Coloro che hanno le bollette domiciliate in banca pagheranno automaticamente anche il Canone RAI. Non è prevista, infatti, alcune autorizzazione aggiuntiva per il canone Rai: l’autorizzazione rilasciata dall’intestatario della bolletta per il suo pagamento vale anche il canone RAI.

L’utente paga il canone con la bolletta elettrica e poi i gestori devono effettuare, entro il 20 del mese successivo, il versamento alla Rai. Secondo l’emendamento appena approvato “l’intero canone deve essere riscosso e riversato entro il 20 dicembre di ogni anno”.

SE SI DECIDE DI NON PAGARE IL CANONE?

Il canone RAI è legato alla bollettica elettrica, ma il mancato pagamento non comporta l’interruzione della corrente. Ma dal 2016 i controlli sull’evasione del canone non sono a carico della stessa RAI, ma dell’Agenzia delle Entrate.

Ipotizziamo un utente che deve pagare il canone RAI perchè non ha i requisiti per chiederne l’esenzione, ma paga soltanto la bolletta elettrica. La società elettrica non interrompe la fornitura di elettricità, ma informa l’Agenzia delle Entrate del mancato pagamento. L’utente rischia un accertamento da parte dell’Agenzia o della Guardia di Finanza e una sanzione pari a cinque volte il valore del canone. Qualora, poi, dovesse verificarsi un ulteriore inadempimento, l’importo viene iscritto a ruolo e la pratica passa in mano ad Equitalia.

CASI DI ESENZIONE:

Il canone RAI, si sa, è una delle tasse più evase dagli italiani, a causa soprattutto degli scarsissimi controlli. Ma ci sono anche dei casi in cui è prevista l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Tra questi:

  • il fatto di non possedere la tv. Il presupposto di base per il pagamento del canone RAI è avere un televisione, altri device o computer, infatti, non comportano il pagamento del canone.
  • l’abitazione data in affitto, di cui l’utenza della luce è ancora intestata al titolare dell’immobile, mentre la tv è utilizzata dagli inquilini;
  • Infine, sono esentati dal pagamento del canone RAI gli utenti con almeno 75 anni di età e un reddito familiare che non deve superare 6.713,98 euro annui.

L’eventuale cifra raccolta che eccede i 500 milioni di euro sarà utilizzato per accrescere la platea degli esentati alzando la soglia reddittuale a 8mila euro. Chi vuole chiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI deve inviare un’autocertificazione all’Agenzia delle Entrate (con raccomandata a.r.) oppure presentarla all’ufficio dell’Agenzia competente.

PER CHI POSSIEDE PIU’ CASE:

Il canone RAI è dovuto per il nucleo familiare ed è relativo all’abitazione principale dove risiede abitualmente la famiglia. Secondo questo principio, quindi, per le seconde case non dovrebbe essere richiesto alcun pagamento del canone. Secondo la prescrizione della legge di stabilità il canone è richiesto una sola volta al nucleo familiare indipendentemente dal numero di tv o di immobili. La seconda casa al mare o in montagna con la tv è, quindi, esentata dal pagamento del canone. In questo caso dovrebbe essere la stessa società elettrica a non addebitare in bolletta la rata del canone.

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